Come si leggono le analisi
Il donatore periodico viene sottoposto ad un check up completamente gratuito che permette di monitorare periodicamente il proprio stato di salute.
Ad ogni donatore vengono, infatti, eseguiti oltre alla visita medica i seguenti controlli di laboratorio:
- Gruppo sanguigno: può essere A, B, AB o Zero, Rh positivo o negativo;
KELL anch'esso positivo o negativo, viene determinato alla prima donazione. - Test di Coombs: ricerca l'eventuale presenza (test positivo) nel plasma del donatore di anticorpi anti-globuli rossi che possono distruggere i globuli rossi del paziente.
Ematologia
- Esame emocromocitometrico: questo esame determina il numero di globuli rossi (eritrociti), di globuli bianchi (leucociti) e di piastrine (trombociti) e l'emoglobina (Hb) ossia la proteina, contenuta nei globuli rossi, che trasporta l'ossigeno a tutti i tessuti corporei e serve a rivelare un'eventuale anemia. In particolare, se il valore dell'emoglobina scende sotto i 14 g/dl nell'uomo, 12 g/dl nella donna e i 10,5 g/dl nella gravida e nei lattanti, il soggetto è anemico;
se il contenuto emoglobinico globulare medio (MCH) è inferiore al 27 pg e/o la concentrazione media (MCHC) è inferiore a 32 si parla di ipocromia, e se questa è abbinata a un tasso di ferritina basso, la causa è una carenza di ferro (il 40% delle anemie ha questa causa). L'ipocromia abbinata a una ferritina normale o superiore alla norma e a una sideremia bassa, indica che si tratta di un'anemia causata da un'infiammazione (un altro 40% dei casi).
Valori normali:
- Leucociti
4 - 11,3 mila/mmc
- Eritrociti
4,1 - 5,9 milioni/mmc
- Hbg (emoglobina)
12 - 16 g/dl (donne)
14 - 18 g/dl (uomini)
- Hct (valore dell'ematocrito)
37 - 46 % (donne)
42 - 50 % (uomini)
- MCV (volume medio dei globuli rossi)
80 - 96 fl (femtolitri)
- MCH
27 - 34 pg (picogrammi)
- MCHC
32 - 36 g/dl
- Piastrine
150 - 450 mila/mmc
Microbiologia e Virologia
- HBsAg (esame per l'epatite B)
risultato accettabile: assente o negativo - HCV Ab (esame per l'epatite C)
risultato accettabile: assente o negativo - HIV1/2 Ab (esame per l' AIDS)
risultato accettabile: assente o negativo - Sifilide (EIA)
risultato accettabile: assente o negativo - HCV-NAT
risultato accettabile: assente o negativo - HIV-NAT
risultato accettabile: assente o negativo - HBV-NAT
risultato accettabile: assente o negativo
Chimica clinica
- Glicemia: dosaggio dello zucchero (glucosio) nel sangue; presenta valori molto elevati nei diabetici. E' possibile rilevare valori lievemente superiori alla norma se il prelievo viene eseguito non a digiuno.
Sono considerati valori normali:
70 - 109 mg/dl - Creatinina:
è un componente del sangue che viene eliminato con l'urina; segnala la funzionalità del rene. Se la presenza di creatinina nel sangue è troppo elevata, ciò significa che i reni non riescono a farla passare nelle urine e quindi non svolgono bene il loro lavoro. In alcuni casi anche il fatto di alimentarsi di troppa carne può contribuire ad alzare il tasso di creatinina nel sangue.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da insufficienza renale, da dermatomiosite, da eccessi sportivi, da ipertiroidismo, da miastenia, da traumi, da ustioni.
Valori inferiori possono essere causati da anemie, da atrofia muscolare, da ipotiroidismo, da leucemia, da mioglobinuria.
Sono considerati valori normali:
0,6 - 1,3 mg/dl - Protidemia totale: indica la quantità totale di proteine presenti nel plasma. Le proteine plasmatiche sono costituite da diversi tipi di frazioni proteiche che mediante l'elettroforesi possono essere distinte in:
Albumina
Alfa1 globuline:
glicoproteina,
alfa1 lipoproteina,
alfa 1 antitripsina,
transcortina,
globulina ligante
la tiroxina
Alfa2 globuline:
aptoglobina,
ceruloplasmina,
alfa2macroglobulina,
eritropoietina,
IgA
Beta globuline:
emopessina,
plasminogeno,
transferrina,
C3-beta lipoproteine,
alcune frazioni
del complemento,
IgM
Gamma globuline:
IgG, PCR,
immunocomplessi,
crioglobuline,
postglobuline
gamma
Nel plasma sono contenuti 6-8 grammi di proteine; sono prodotte per lo più dal fegato e sono in equilibrio dinamico con le componenti dei tessuti e dei liquidi biologici. Costituiscono enzimi, proteine di trasporto, ormoni, immunoglobuline, frazioni del complemento, fattori della coagulazione e della fibrinolisi.
Sono considerati valori normali:
6,4 - 8,3 g/dl - Transaminasi GPT o ALT: enzima molto importante presente nel fegato. Si chiama "transaminasi glutamico piruvica", in sigla GPT oppure ALT (alanino amino transferasi); le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità dell’alterazione del fegato.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da uso di contraccettivi, da distrofia muscolare, da emolisi, da epatiti, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi, da obesità, da pancreatite, da scompenso circolatorio, da traumi.
Sono considerati valori normali:
5 - 55 U/l (per gli uomini)
5 - 35 U/l (per le donne) - Colesterolo totale: è un grasso; importante costituente delle cellule dell’organismo. Può avere origine dal cibo (latte e derivati, carne, uova ecc.), ma la maggior parte è fabbricato dal fegato a partire da una vasta gamma di sostanze. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo. Può essere eliminato (tramite la sintesi degli acidi biliari) per via epatica (fegato) o per via intestinale. Viene differenziato in due gruppi:
- Colesterolo "buono" o HDL perchè se la maggiore parte del colesterolo presente nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità (High Density Lipoproteins, HLD) sembra avere un effetto protettivo nei confronti della malattia arteriosa, perchè le molecole HDL hanno una struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici; inoltre le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue; quindi il colesterolo HDL è molto utile ed è importante che il suo livello sia alto, maggiore di 35 mg/dl; una persona che ha un colesterolo totale alto ma un HDL a un livello maggiore di 35 non è a rischio, quanto una persona che insieme a un colesterolo totale alto, presenta un livello di HDL basso, inferiore a 35.
- Colesterolo "cattivo" o LDL perchè se la maggiore parte del colesterolo è sottoforma di lipoproteine a bassa densità (Low Density Lipoproteins, Ldl) aumenta il rischio di sviluppo di aterosclerosi. Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle cellule. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da diabete, da epatite cronica, da uso di contraccettivi, da intossicazione, da ipoproteinemie, da ipotiroidismo, da lupus eritematoso, da morbo di Cushing, da obesità, da pancreatite acuta, da sindrome nefrosica. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da anemie croniche, da epatopatie terminali, da ipertiroidismo, da morbo di Addison, da malnutrizione, da sepsi, da malassorbimento, da malattie neoplastiche.
Sono considerati valori normali:
0 - 199 mg/dl (per il colesterolo totale)
40 - 80 mg/dl (per l’ HDL)
70 - 180 mg/100 ml (per l’ LDL) - Trigliceridi: sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti. Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo.
I valori sono molto influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi; anche l’alcol sortisce questo effetto.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo, da diabete mellito, da epatopatie, da insufficienza renale, da ipotiroidismo, da obesità, da pancreatite acuta. Se un loro aumento si associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL, rappresentano anch’essi fattore di rischio per infarto e ictus.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anemia, da contraccettivi orali e gravidanza, da ipertiroidismo, da digiuno prolungato, da malnutrizione, da senilità (alterazioni delle capacità mentali che si verificano in conseguenza dell’invecchiamento), da ustioni.
Sono considerati valori normali:
0 - 149 mg/dl - Sideremia: è la concentrazione del ferro nel sangue. Il valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto al mattino e si modifica a seconda delle condizioni dell’individuo in quello specifico momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se questa si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia aplastica, da anemia mediterranea, da epatite virale acuta, da leucemie, da trasfusioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da allattamento, da anemia dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli alimenti (si trova in fegato, in uova, in pesci, in ortaggi a foglia verde, in frutta a guscio e limoni), da diabete, da emorragie, da età avanzata, da infezioni croniche, da insufficienza renale, da neoplasie.
Sono considerati valori normali:
31 - 144 mcg (microgrammi)/dl.